19 agosto 2010: a Brescia per la Festa di Radio Onda d’Urto Sick Tamburo, l’electro-rock col cuore tenero

Testa Plastica, Acidoacida, Miodio e Gioia Nera…chiunque abbia ascoltato musica alternativa a cavallo degli anni Novanta e Duemila sa che si tratta degli album principali dei pordenonesi Prozac+, dal 1995 una delle band più innovative e altre della scena italiana.

Sick Tamburo può essere considerato una sorta di spin off dei Prozac+: musica dura con il cuore tenero, come  se dietro ai passamontagna indossati sul palco ci fosse un bambino, che accelera e rallenta i battiti, martella un mondo sempre meno all’altezza dei propri sogni e bisogni e poi lo deride con un ghigno sarcastico. Ed un tamburo, malato.

Sick Tamburo mescola hardcore, punk, rock ed elettronica utilizzando sistematicamente il delay, su cui costruire cantati ipnotici e minimalisti che hanno la forza di muovere gambe e braccia, ma anche di far pensare.

La formazione dei Sick Tamburo alla voce Boom Girl, al secolo Elisabetta Imelio, bassista dei Prozac+, e alla chitarra Mr. Man, alias Gian Maria Accusani, frontman dei Prozac+.

Al loro fianco: Doc Eye alla batteria e String Face al basso.

Il primo album del gruppo, “Sick Tamburo”, è stato curato da Tempesta Edizioni, etichetta indipendente che ha nel proprio roster nomi come Tre Allegri Ragazzi Morti, Moltheni, Teatro degli Orrori e Le Luci della Centrale Elettrica.

In video: il primo singolo “Il mio cane con tre zampe”

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In video: il secondo singolo, “Parlami per sempre”

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