Vent’anni di Festa, vent’anni di Onda d’Urto. Dall’ 11 al 27 agosto 2011 a Brescia.
XXESIMA EDIZIONE DELLA FESTA DI RADIO ONDA D’URTO 11 – 27 AGOSTO 2011 VIA SERENISSIM, BRESCIA
Sono passati venti anni dalla prima edizione della festa di Radio Onda d’Urto; quella prima volta organizzare un appuntamento tanto impegnativo con pochi mezzi, poca esperienza e molto entusiasmo sembrava un vero azzardo. Subito , nella suggestiva cornice del monastero di S. Eufemia (oggi trasformato in giocattolo per ricchi), si rivelò invece una avventura sorprendente per le dimensioni della partecipazione, l’interesse suscitato e la ricchezza dei contenuti. Una avventura che permise alla radio di uscire dalle cantine (letteralmente) e di aprirsi alla città, moltiplicando di anno in anno il numero dei partecipanti, così come quello dei volontari , dei concerti e dei dibattiti.
Vent’anni in Italia sono spesso l’arco di tempo nel quale i cicli politici del potere si compiono e nuovi scenari giungono a maturazione. I tempi dei movimenti sociali e i cicli delle lotte sono molto più veloci e Radio Onda d’Urto ha tentato in questi venti anni di rappresentarli al meglio delle sue possibilità. Oggi siamo di fronte ad un nuovo protagonismo dei soggetti sociali. Nell’ultimo anno le lotte dei migranti, dei lavoratori precari, degli studenti, delle donne, dei comitati autorganizzati contro le devastazioni del territorio e la rapina dei beni comuni hanno permesso di intravvedere un nuovo possibile percorso di ricomposizione. Una nuova idea di futuro basata sull’ estensione dei diritti di cittadinanza e sulla difesa dei beni comuni contro le privatizzazioni, contro la concentrazione nelle mani di pochi del potere di decidere il futuro del pianeta gestendone le risorse primarie: acqua, energie, cibo e ambiente.
E’ una nuova idea di democrazia dal basso nella quale l’informazione gioca un ruolo determinante e Radio Onda d’Urto, come sempre, vuole esserne parte come protagonista; così e’ stato durante i giorni straordinari della gru di via S Faustino, quando la radio non solo ha dato voce e amplificato le ragioni dei migranti contro la sanatoria truffa ma ha avuto un ruolo ancora più importante: ha rotto l’isolamento comunicativo nei confronti dei giovani sulla gru, imposto dalla violenza poliziesca, grazie ad una piccola radiolina con la quale restavano in contatto con il mondo e con i loro compagni-e ed ha saputo stimolare la solidarietà di un’intera comunità che attraverso centinaia di telefonate, emozione e rabbia, ha superato blindati, scudi e manganelli e si è stretta attorno agli immigrati assediati a 25 metri di altezza dando loro sostegno e forza.
La festa sarà ancora una volta l’occasione per parlare di tutto questo, oltre alla musica, al teatro, alla voglia di stare insieme.
E poi, ancora una volta, nel crogiolo di parole, suoni, emozioni della festa ci accompagnerà, purtroppo, anche il dolore per chi quest’anno non ci sarà. Durante la festa saranno diversi gli spazi dedicati ai volontari che in questi anni ci hanno lasciato, lasciandoci un patrimonio di umanità, di forza ideale e di tenerezza che non saranno mai dispersi: quest’anno alla festa. Quest’anno ricordiamo CREMINO, che le asperità della vita ci ha strappato improvvisamente ed infine TELLO, la ferita più recente ed ancora aperta nel nostro corpo graffiato; a lui, ai suoi vent’anni, ai suoi talenti la festa di quest’anno è dedicata.